Il nostro breve ed intenso viaggio inizia in una soleggiata domenica mattina di metà settembre.
Ogni cosa, ma soprattutto la compagnia, lascia presagire a un viaggio ricco di scoperte, di piacevoli novità.
Il mio diario di viaggio inizia dalla colazione con vista mare a casa di Lucio e Lucia, deliziosi cornetti con crema, caffè e tanto….calore domestico ❤️






Si parte!!!!
Destinazione Caprarola per visita al Palazzo Farnese. Il viaggio non delude, piacevole attraverso le Marche, l’Umbria ed il Lazio. I colori dell’autunno che sta per arrivare, si notano nella meravigliosa campagna di Soriano, in quelle strette strade immerse tra le piantagioni di nocciole e di castagni. Ogni tanto, piccoli trattori rallentano il nostro viaggio, senza alcun disappunto, visto il paesaggio circostante. Su e giù per colline passando per Carbognano, la città delle nocciole e delle castagne. In questa zona del Lazio , attualmente si coltiva circa il 40% di tutta la produzione nazionale. Nella Tuscia possiamo trovare 3 varietà di nocciole: la tonda gentile romana, il nocchione e la tonda di giffoni.
La più diffusa in questa zona è sicuramente la tonda gentile romana che rappresenta circa il 90% della produzione locale e che è particolarmente apprezzata dalle industrie e dal mercato dolciario.
L’arrivo a Caprarola è per l’ora di pranzo. I tanti ristorantini lungo il corso principale invitano a fermarsi per una breve sosta prima di entrare al Palazzo. Questa cittadina si trova sul lago di Vico che si raggiunge in appena 10 minuti, uno dei laghi di origine vulcanica tra i meglio conservati in Italia.





Alla fine della via principale si compie il miracolo. La vista di questo palazzo imponente è emozionante. La mente viaggia a ritroso nel tempo, a quello letto sui libri di storia, alle strategie militari, ai fatti che hanno segnato il destino degli uomini, accaduti in questo luogo.


Ed allora cosa aspettiamo? Entriamo!😅





Si tratta di uno dei più importanti palazzi dell’architettura rinascimentale-manierista. Fu edificato nel XVI secolo su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola sulla basi di una precedente fortificazione a pianta pentagonale ideata da Antonio da Sangallo il Giovane, di cui il Vignola mantenne il perimetro esterno. Vignola, convertì l’austero progetto di una fortezza in una meravigliosa villa pentagonale a cui lavorarono i nomi più illustri di quel periodo.






















Giunti alla fine della visita interna, una porta conduce al bosco che circonda il palazzo. Attraverso una scala di pietra si arriva a una imponente fontana ed ancora al casino di caccia. Insomma, la parte esterna del palazzo con il suo parco rende ancora di più l’idea di quanto fosse importante questa famiglia.














Dopo una breve sosta sul lago di Vico, ci dirigiamo verso Viterbo, dove trascorreremo la notte.







Il nostro b&b, Alloggio S. Pellegrino, si trova nel quartiere medievale di Viterbo. Una stanza piccola e confortevole ci accoglie, la notte è silenziosa. Il mattino, dopo una ricca colazione, ci dirigiamo verso l’antica cittadina di Tuscania.
Prima di entrare nel centro storico, rimaniamo colpiti da alcune costruzioni che di trovano alla nostra destra. Ci immettiamo nella strada, la prima Chiesa che incontriamo è la Chiesa di Santa Maria Maggiore, purtroppo chiusa alle visite di lunedì. Sarà chiusa di lunedì anche la seconda e più importante, anche per grandezza, seconda Chiesa che troviamo incima al colle: Chiesa di San Pietro e Paolo. La gentilezza di una signora al suo interno, ci dà la possibilità di vedere la sua intera bellezza. Siamo fortunati.














Il centro di Tuscania è senza tempo. Tracce di importanti monumenti, architettura medievale, ma soprattutto i colori della pietra, il tufo, caratterizza ogni via, ogni casa, ogni parete. Ogni angolo colpisce per la sua particolare forma e colore. Il paesaggio che si apre dal parco Torre di Lavello è assolutamente da cartolina, un dipinto; verdeggiante e in piacevole contrasto con le costruzioni in peperino. Una trattoria tipicamente nostrana ci ospita per il pranzo. Umbrichelli cacio e pepe, spezzatino di coniglio, fagioli, cicoria e tozzetti inzuppati nel vino rosso, saranno il nostro semplice pasto. Assolutamente consigliato!




















Con dispiacere, dobbiamo prendere la strada del ritorno. Lo facciamo passando per Vitorchiano. Questo borgo è davvero incredibile per la sua posizione. Adagiato su enormi massi di peperino con pendii ripidi su due fossi danno un’idea di incredibile fragilità che resisti al tempo.








Passando per la Valle del Tevere, tra i noccioli, il nostro viaggio alla scoperta di questa parte suggestiva di Lazio, giunge al termine.


Ciliegina sulla torta, sarà questo meraviglioso cielo al tramonto sopra la Rocca di Varano nelle nostre amate Marche.
