È in Abruzzo come nelle mia amate Marche che, puoi passare dalla montagna al mare,attraversando la collina, in una manciata di minuti.
Ed è questo uno dei principali motivi per i quali adoro vivere qui, in 20 minuti posso essere in spiaggia o in un bosco di montagna.
William Wordsworth dice
“Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna“
In questo breve ed intenso giro, ho avuto la possibilità di ritrovare le emozioni più intense della natura, quelle voci che solo la montagna con le sue rocce e il mare con la sue onde può donarti.
Le voci del mare e le voci della montagna sono vere perché sono gli elementi della natura che le comanda. Il loro suono può essere dolce e soave oppure aspro ed intenso; tutto dipende dal vento, dalla pioggia, dal sole, dal fuoco.
Abbiamo raggiunto, insieme ad altri amici, Fara San Martino; da lì, a piedi, oltrepassato le gole di Fara per ammirare il complesso monastico di San Martino in Valle. È sorprendente poter ammirare una costruzione così importante in un luogo così aspro, un tutt’uno con le rocce sovrastanti. Del monastero originale è rimasto ben poco, sono dei resti, ma è affascinante immaginarlo nella sua struttura originaria.
San Martino eremita naque ad Atessa nel Quattrocento e visse in una grotta nei pressi di Fara San Martino, a circa due ore dal monastero. All’approssimarsi della sua morte il Santo, tornato in paese, chiese al popolo di commemorarlo portando ogni anno dei ceri nel luogo del suo eremitaggio. A seguito della sua richiesta la prima domenica del mese di Maggio, il Monastero è meta di una processione.
La leggenda racconta che fu San Martino a creare quel piccolo varco tra le gole aiutandosi coi gomiti per poter accedere al luogo su cui avrebbe costruito il Monastero.












Da questo magico luogo, raggiungibile in circa 15 minuti di cammino, abbiamo fatto una pausa pranzo con picnic lungo le sorgenti del fiume Verde. Qui a Fara, grazie alla purezza di queste acque, sono nati stabilimenti importanti di pasta: De Cecco e Del Verde. Suggerisco, se vi è possibile, una pausa rinfrescante e rigenerante vicino al fiume, uno spazio picnic dotato di tavoli e panchine in ombra, dove puoi lasciare in fresco le bibite e il cocomero nelle ghiacciate acque del fiume.



Dopo questa pausa decidiamo di riprendere l’auto direzione Riserva Naturale di punta Aderci nel comune di Vasto. Arriviamo lì dopo circa un’ora. Trovato un parcheggio, camminiamo a piedi verso la spiaggia. Il paesaggio che si apre davanti ai nostri occhi ci lascia senza parole. Si respira già l’aria marina, il rumore che si percepisce è quello del mare ondoso, i colori sono il marrone scuro della terra appena arata, il verde dell’erba e all’orizzonte le sfumature del blu dell’acqua del mare. Che dire? Io non direi più nulla! Spero solo che le mie immagini riescono a darvi l’idea di cosa sia questo posto…anzi …una cosa ancora ve la dico…ho fatto il mio primo bagno della stagione in un’acqua a dir poco meravigliosa e preso il sole stesa su una spiaggia di sassi disegnati dal vento e dalle mani dell’uomo.
Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro.
Arthur Rimbaud
















Che scenario affascinante quelle rovine ai piedi delle rocce, sembra un paesaggio di chissà quale paese remoto… è davvero una regione speciale l’Abruzzo!
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Bellissimo.
Grazie Sonia.
È tanto che desidero fare un viaggio del genere. Speriamo al più presto.
Un abbraccio
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Ciao Michele, ti ringrazio molto del pensiero. È un viaggio che si può fare anche in giornata. Ti auguro presto 👋🏻😊
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È una regione molto solare ed in questo assomiglia molto alle Marche. Questo monastero che sembra sia nato da un eremo sotto la roccia è davvero suggestivo, peccato che sua rimasto ben poco dell’originale.
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