
Riserva Regionale Naturale di Punta Aderci
Era talmente tanta l’euforia di tornare a viaggiare che abbiamo sbagliato destinazione.
Lunedì 26 aprile, sveglia presto, destinazione Abruzzo, destinazione montagna. In macchina, nonostante il traffico, si chiacchiera e ci si rilassa con i pensieri. Non guardiamo il navigatore, sbagliamo uscita e ci ritroviamo al mare….e che mare!
A volte le cose, gli avvenimenti, sembrano accadere per caso, ma il caso non è mai casuale, è li che ti aspetta a modo suo. Vuol dire che alle volte il caso aspetta proprio te e non per caso, ma per destino appare come caso. Cogli il positivo che il caso per destino ti offre.
(Alessandro Baricco)




Dal grande porto di Vasto, dove fermiamo l’auto, notiamo un sentiero che facciamo subito nostro. Scarpe da trekking, zaino in spalla, clima perfetto e si parte.







Siamo in un tratto di costa che è compreso in una Riserva Naturale Regionale: Punta Aderci. Un luogo a dir poco magnifico, con spiagge tra le più belle d’Italia. Scopriamo per la prima volta queste acque, queste spiagge con dune, sabbia bianca e fine, con tanta vegetazione e tanta fauna; ci sono diverse specie protette. Il silenzio è interrotto solo dal ronzio delle api, che indisturbante, saltano da un fiore all’altro.
È un paesaggio che colpisce, diverso e inusuale dal mare di casa. Si cammina sulla spiaggia fino a salire sul promontorio di Punta Aderci, altezza 26 mt sul livello del mare. Qui la vista è ampia, da una parte il mare, dall’altra le campagne verdeggianti fino a raggiungere la Maiella.
Tanti piccoli bivacchi costruiti quà e là con i bianchi tronchi degli alberi portati dal mare, rendono la spiaggia ancora più accogliente. Qui non ci sono né bar, né stabilimenti balneari, tutto è costruito dalla natura.
Questo è il mare che mi affascina, la spiaggia che lascia spazio a tanta immaginazione.
Adiacente al porto c’è la lunga spiaggia di Punta Penne, caratterizzata da dune e sabbia fine, per arrivare alla spiaggia dei Libertini. Una spiaggia di ciottoli, in mare invece il fondale è sabbioso, l’acqua poco profonda e la vista del promontorio di Punta Aderci sulla sinistra è spettacolare.
Il suo nome Libertini, forse riconduce a più di un secolo fa quando le suore di un convento poco distante venivano proprio in questa spiaggia per prendere un po’ di sole, e si tiravano leggermente su le maniche e scoprivano un po’ le gambe, proprio in stile “libertino”.























Da qui si può raggiungere, camminando ancora per diversi km, la foce del fiume Sinello.
Noi preferiamo fermarci qui, preferiamo goderci ancora questo piccolo angolo di paradiso terrestre.