Pasta alle violette e zafferano ripiena di ricotta, borragine e spinaci

Le nostre bisnonne, nonne, mamme cucinavano e soprattutto lo dovevano fare per necessità.
Certo è che loro non avevano la possibilità di acquistare il pane o la pasta fresca ogni giorno.
Ecco che, per loro, era naturale preparare tutto in casa e la tradizione si tramandava di madre in figlia. La domenica, per portare a tavola un pranzo un po più ricco ed elaborato, la trascorrevano nella stanza più grande della casa, tra madie, spianatoia e fuoco.
La casa profumava di pane appena sfornato e pasta appena stesa e tutti i componenti della numerosa famiglia gustava insieme queste prelibatezze.
Ho voluto esprimere questo pensiero prima di inserire la ricetta della pasta che ho preparato oggi, perché io stessa mi sono resa conto di quanto tempo occorre in cucina per ottenere dei buoni risultati. Ho impastato il pane e i maritozzi ieri pomeriggio (sabato), questa mattina mi sono alzata alle 8 e subito mi sono messa all’opera. Quando ho tempo, senza orologio, mi rilassa trascorrere tempo in cucina e fare tutto con i tempi lenti e necessari. I risultati sono stati evidenti ed io sono davvero soddisfatta.
Il pane ha lievitato bene, i maritozzi pronti per la colazione della domenica e la pasta per il pranzo.
La ricetta






Per la pasta
- 330 g di farina tipo 0
- 4 uova piccole
- 24 piccole viole
- 1 bustina in fili di zafferano puro
Fare la fontana, versare le uova e sbattere, incorporare tutta la farina. Far riposare coperta per almeno 1 ora. Trascorso questo tempo, riprenderla e lavorarla con energia finché è ben liscia. Dividere in due e coprire di nuovo. Intanto preparare il ripieno















La tradizione va rispettata e trasmessa. La cucina è tradizione. Tradizione è amore per la famiglia ❤