Il coniglio è uno degli animali di bassa corte maggiormente presenti nella dieta marchigiana, retaggio degli usi gastronomici dei mezzadri.
Si deve tener presente che nei secoli il coniglio veniva alimentato quasi sempre con erbe selvatiche e il sapore della sua carne non era dissimile da quello della lepre.
È noto inoltre che la carne di coniglio possiede grande valore nutritivo ed energetico, è di facile digeribilità, sapida tenera e possiede notevole quantità di ferro.
Nelle Marche il coniglio è un piatto che viene portato in tavola molto spesso dalle massaie e questo nel coniglio in salsa o in salmì è una versione molto gustosa e originale.

Ingredienti
- 1 coniglio di circa 1,2 kg di peso pulito
- 3 cucchiai di olio evo
- 120 g di tonno sgocciolato dall’olio di conservazione
- 2 filetti alici sottolio
- 2 spicchi d’aglio senza camicia
- 2 filetti di peperoni gialli e 2 rossi
- Peperoncino a piacere
- 1 cucchiaiata di capperi sciacquati dal sale
- Una manciata di prezzemolo
- 100 g di oliva tenera ascolana
- Preparazione
- Cuocere il coniglio a pezzi. Lo mettiamo in una larga casseruola con l’olio e l’aglio schiacciati Dopo circa 10 minuti di cottura versare un bicchiere di vino bianco tipo Falerio e far sfumare. Aggiustare di sale e peperoncino e proseguire la cottura a tegame coperto molto lentamente fino a rosolatura uniforme. Prepariamo la salsa: tritare nel tagliere, tonno , alici capperi, prezzemolo, olive, peperoni. Versare e scaldare il preparato in poco olio d’oliva e aggiungerlo al coniglio cotto facendo insaporire per circa 5 minuti a fuoco acceso.
Buon appetito!!!
