
Una piccola frazione, poche case concentrate a creare una comunità di pochissimi abitanti. Questo è quello che abbiamo visto appena giunti a Meschia, a pochi km da Roccafluvione. Siamo sui Monti Sibillini, in provincia di Ascoli Piceno, ad appena 1 ora d’auto da casa. Un lunedi soleggiato d’autunno, per godere di qualche ora di aria senza costrizioni, senza schemi da seguire. Questo è quello che amo di più quando riesco a liberarmi da tutti gli impegni . La montagna è un luogo che mi fa stare bene, mi fa ritrovare la pace interiore.

Meschia, a lcuni studi farebbero derivare il nome dall’ebraico “meisak” (recinto sacro).
Meschia è uno dei rari esempi di borgo montano con origini cinquecentesche; infatti, presenta caratteri architettonici estremamente interessanti e tipici della zona. Le piccole vie, l’alternarsi di superfici in pietra a volumi in legno immerso nel verde, riportano ad una dimensione a misura d’uomo e ad uno stile di vita semplice proprio di questi luoghi.
Meschia è famosa per il Bouldering, ovvero l’arrampicata su massi di grandi dimensioni (definiti erratici a causa dell’origine misteriosa, spiegata solo nel XIX secolo come frutto di movimenti glaciali) di cui sono ricchi i boschi che la circondano.
L’abitato è diviso in due zone: la più alta, dove probabilmente vi erano delle fortificazioni e un castello feudale, del quale oggi non rimangono tracce ben distinguibili, e la parte sottostante, sviluppatasi in epoca rinascimentale e che adesso costituisce il cuore della frazione. Molti edifici poggiano direttamente sulla roccia e sono raggiungibili tramite scalinate intagliate nella stessa; altri mostrano decisamente i segni del tempo, tanto da lasciare intravedere gli interni, permettendo di ricavarne informazioni visive che fanno intuire quali sono state le tecniche costruttive utilizzate.
Nonostante tutto il luogo è vivo, ospitale e vengono organizzati vari eventi durante l’anno legati ai prodotti dei boschi.
Il bosco che la circonda è ricco di piante di castagno che in questo particolare periodo dell’anno regalano un frutto ricco e buono: il marrone e la castagna.
Qualche ora in questo luogo, tra i colori del fogliame d’autunno, i profumi dei pochi camini accesi, i rumori del picchio che lavora sull’albero e il silenzio piacevole delle foglie che cadono, i grandi massi di origine glaciale coperti di muschio dove….un salto o anche due mi regalano attimi di spensieratezza assolutamente preziosa❤