Non c’è cosa più affascinante e misteriosa di una pasta che lievita, il pane, la pizza, i maritozzi….e tutto questo può accadere con due semplici ingredienti: acqua e farina.
La ricetta di oggi l’ho trovata in un vecchio libro di ricette “la cucina marchigiana”. Qui ogni ricetta è raccontata, descritta nei particolari di vita vissuta, questo è interessante perché secondo il mio parere, ogni piatto, ogni ingrediente deve raccontare un territorio e i suoi costumi.
Ingredienti e preparazione
- Diluire 20 g. di lievito di birra in poca acqua tiepida, quindi impastarlo con 50g. di farina e lasciar lievitare finché non apparirà ben gonfio.
- Impastare di nuovo, incorporando 150 g. di farina, 1 uovo, un cucchiaio d’olio evo ed un pizzico di sale.
- Formare una palla e metterla a lievitare al caldo per alcune ore.
- Successivamente porre la pasta sulla spianatoia, aggiungere ancora 100 g. di farina, un un’altro uovo, due cucchiai di olio evo e 50 g. di zucchero.
- Lavorare l’impasto in modo che risulti piuttosto morbido.
- A piacere, potete aggiungere uvetta ammollata in acqua tiepida, pinoli, cedro candito a pezzetti.
- Ricavare dall’impasto tanti panini a forma di spoletta, disporli su una lastra da forno e far lievitare per diverse ore.
- Cuocere in forno caldo per circa 15 minuti.
- Appena cotti, si ritirano, si pennellano con l’albume montato con lo zucchero, quindi si rimettono per qualche minuto in forno tiepido.
- I dolci vanno mangiati freddi.


In passato, questi dolci venivano confezionati in occasione della mietitura, durante la pausa si consumava ciambelle e maritozzi preparati dalle donne di casa.